venerdì 28 agosto 2015

Zuccherini montanari



La ricetta che pubblico oggi, fa sempre parte dei festeggiamenti per le mie nozze d'argento, e si tratta di una famosa e antica ricetta dell'appennino emiliano, nello specifico, bolognese-modenese. Era tradizione, regalare questi dolci agli sposi, questa usanza fa anche parte della storia della mia famiglia, avendo origini montanare, da parte materna. Mia mamma è solita raccontare, che era compito di una sua zia materna fare questi dolcetti, purtroppo la ricetta è andata persa, quindi io e Fiorella, abbiamo fatto ricerche su internet, e anche tanti esperimenti, ma nessuna ci soddisfaceva, fino a quando Fiorella non si è imbattuta nella ricetta di Ezia Sibani, una signora emiliana, molto gentile e disponibile nel chiarire tutti i nostri dubbi,e che molto cortesemente ci ha dato il permesso di pubblicare la sua ricetta.
Noi abbiamo fatto solo qualche piccola modifica, a nostro gusto.

Ingredienti

Con queste dosi e le relative misure, me ne sono venuti 60 pz, 

1,2 Kg di farina
300 gr  di zucchero 
1 bicchiere d'olio di semi (circa160gr)
1/2 bicchiere di anice (circa 120/130gr)
2 dosi per dolci (paneangeli)
8 uova
2 cucchiai abbondanti di semi di anice

Per la glassa:
300 gr  di zucchero
1 bicchieri d'acqua (160gr circa)
1/2 bicchiere di anice (70/80gr circa)

Preparazione:

Disporre su di un tagliere la farina a fontana,(oppure in una terrina molto capiente, o nella planetaria),
aggiungere lo zucchero, le dosi, i semi di anice, il liquore all'anice, l'olio e le uova ,poi impastare il tutto.




Tirare una sfoglia di circa 8mm di spessore.
Tagliare delle strisce alte circa 2 cm e larghe 16/17 cm. (Fiorella e non solo lei, mi sta ancora prendendo in giro, per la mia pignoleria, in quanto a precisione, ho per,sino usato il metro).


Chiuderli (facendo roteare la striscia, dandole un effetto a spirale) ad anello, molto bene, per evitare che si aprano durante la cottura,

Metterli in una teglia foderata di carta forno, distanziati fra loro.
Cuocere a 170° per circa 10/15 minuti, dipende dal forno, e comunque appena diventano sul rosa sotto.

Poi procedere nella preparazione della glassa.(per me e Fiorella è la parte più difficile).
Mettere in una padella molto capiente,(Ezia su questo, si è raccomandata), l'acqua, lo zucchero e l'anice.

Lasciare cuocere, fino a che, usando una spatola, nella padella si crea un varco, tipo "strada" come dice Ezia.



A questo punto avverrà la cristallizzazione.

Immergervi tanti zuccherini,e molto velocemente, ma delicatamente, girarli e rigirarli, fino a che non abbiano assorbito la glassa.


Come ultima cosa, prima di toglierli, dare una decisa scossa alla padella.

Note:

Io ho dovuto rifare altra glassa, perché non ne ho avuto a sufficienza.
Le dimensioni variano, a seconda delle misure che si fanno.
Questi zuccherini, di solito sono grandi, per me questa è una buona misura.
Grazie ancora ad Ezia Sibani per la sua gentilezza e disponibilità, non solo grazie a lei abbiamo ritrovato una ricetta a noi molto cara, ma abbiamo anche trovato una nuova amica.




mercoledì 19 agosto 2015

Zuccherini bolognesi


Un paio di mesi fa, ho festeggiato, con mio marito, il 25° anniversario di matrimonio, e con Fiorella abbiamo pensato di rispolverare una ricetta che si fa in tutta la provincia di Bologna, in occasione di matrimoni, gli zuccherini.
La loro forma, ad anello, ricorda le fedi nuziali, e di solito si usa fare, come buon auspicio per i futuri sposi. Ora io e mio marito, non siamo sposi novelli, ma sono talmente buoni, che era un peccato non riproporli, ed infatti hanno avuto un successone.
Abbiamo cercato la ricetta, presso parenti, amici e conoscenti, e alla fine abbiamo fatto un mix, tra la ricetta che fu data a mia nonna quasi cinquant'anni fa, da una fornaia di San Giovanni in Persiceto (BO). e quella della vicina di mia mamma e mia amica, Maurizia.

Ingredienti:

1kg  farina
3hg  burro
4hg zucchero vanigliato
5     uova
dose per un 1kg
qualche goccia di olio essenziale di limone, oppure scorza di limone grattugiata

Preparazione:

Su di una spianatoia versare la farina a fontana, aggiungere burro, a temperatura ambiente, lo zucchero vanigliato, la scorza grattugiata oppure l'olio essenziale di limone, la dose lievitante (io, dietro consiglio di Maurizia ho usato il lievito atomico dell' ar.pa,) e le uova.


Impastare velocemente e lasciare riposare una mezz'oretta in frigorifero.
Dopo averla lasciata riposare, prendere dei pezzi d'impasto e arrotolarli con le mani sul tagliere, fino a formare delle biscioline di pasta, poi prendere dei pezzettini piccoli e arrotolarli sulla punta delle dita,come a formare un anello e chiudere bene. 
Tutto questo fino ad esaurire l'impasto











Disporli nelle teglie imburrate o rivestite di carta forno, distanziati tra loro.






Poi mettere in forno a 170° per circa 15 minuti, o comunque fino a che non diventano appena rosa.